Piccola precisazione: ci sono 2 articoli di Matt Richtel sulle scuole del distretto di Kyrene; quello uscito sul New York Times il 3 settembre 2011 di cui hai dato il link, inizialmente intitolato - come dice il nome del file - Technology Faces Questions on Value, illustrato con foto che mostrano un uso innovativo e interessante della tecnologia in quelle scuole. È quello che è stato più commentato: vedi la <a href="http://www.facebook.com/groups/EUEducators/?view=permalink&id=207376572657387" rel="nofollow">discussione</a> lanciata nel gruppo EU_Educators da Joel Josephson in 4 settembre.
Poi il 5 settembre è uscita sul BendBulletin una versione con grossi tagli, quindi resa più radicale nella condanna della tecnologia a scuola, intitolata <a href="http://www.bendbulletin.com/article/20110905/NEWS0107/109050315/" rel="nofollow">Classroom is futuristic; test scores are stagnant</a>, con una sola foto che mostra ragazzi seduti in un'aula tradizionale perché stanno usando i laptop per dare un esame di maturità: è quella di cui <a href="http://etcjournal.com/2011/09/05/a-lesson-from-the-kyrene-school-district-technology-alone-is-not-the-answer/" rel="nofollow">ha scritto Jim Shimabukuro</a>, basandosi appunto da quella unico foto di esame per sostenere che la scuola non è capace di usare le nuove tecnologie in modo innovativo.
Invece la maggior parte dei commentatori hanno utilizzato la prima versione del NYT e hanno puntato sul fatto che Richtel, pur criticando la valutazione allora in auge della legge No Child Left Behind (NCLB), fatta a tappeto con quiz tutti uguali per tutte le scuole americane, ne accetta i risultati come riferimento nella sua critica del finanziamento della tecnologia a scapito del numero di insegnanti.
Però le cose stanno cambiando velocemente negli Stati Uniti: c'è l'iniziativa Digital Promise, votata dal Congresso a fine agosto e implementata a metà settembre, che prevede un partneriato pubblico-privato, ma anche un sostegno alla formazione "bottom-up" degli insegnanti all'uso delle tecnologie a scuole. C'è l'American Jobs Act proposto e attivamente promosso da Obama per lottare contro la disoccupazione, dove tutta una parte è dedicata alla reinserzione di quegli insegnanti licenziati a causa dei tagli di budget. E infine, c'è la proposta, anch'essa direttamente promossa da Obama con argomenti concreti, di rivedere completamente la valutazione NCLB, per tener conto di ciò che gli allievi hanno effettivamente fatto a scuola. I canali whitehouse e usedgov di YouTube sono molto utili per seguire queste iniziative, perché le descrizioni dei video contengono link a documenti ufficiali.
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